Vespa Velutina, dall’oriente pericolo mortale per le Api

Quando si pensa alla Fine del Mondo o all’Apocalisse l’immaginazione visualizza immediatamente scene titaniche di catastrofi planetarie, guerre atomiche, pandemie falcidianti,  invasioni aliene, castighi divini…, e chi più ne ha più ne metta. Risulta difficile  immaginare che la questione “Fine del Mondo” potrebbe risolversi in un modo decisamente meno spettacolare, lento e quasi invisibile, ma tremendamente efficace.

Fu Albert Einstein ad affermare che:  “se l’ape scomparisse dalla terra all’umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente piante, niente alberi, niente esseri umani”.

Questo minuscolo insetto, famoso per la sua laboriosità e  per la sua evoluta organizzazione sociale, indispensabile all’intero ecosistema senza la quale è condannato  a fine certa, corre un pericolo mortale.

Le api, già decimate dall’esposizione agli antiparassitaridovranno fare i conti con la vespa velutina (vespa velutina nigrithorax), detta anche calabrone asiatico, che tra gli insetti di cui si nutre annovera anche loro.

Il temibile insetto, molto aggressivo nei confronti dell’uomo, è  originario del sud-est asiatico (Cina, India, Indocina e Giava).

Scoperta in Francia nel 2004 e da poche settimane in Spagna,  la vespa velutina è  attesa anche in Italia dove, al momento, non è ancora arrivata. Gli studiosi pensano sia solo questione di tempo. Piero Genovesi dell’ISPRA ha già denunciato la mancanza di un adeguato sistema di allerta per far fronte all’imminente pericolo.

 

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