Dopo la beffa degli sms solidali il cui ricavato, stimato intorno ai 15 milioni di Euro, non è stato ancora devoluto alla popolazione terremotata dell’Emilia, a Modena la terra torna a tremare.
Lievi scosse di terremoto di magnitudo compresa tra tra 2 e 2.8 sono state registrate nella notte nelle zone terremotate dell’Emilia, in provincia di Modena. Secondo i rilievi dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia):
- la prima scossa, con epicentro alla già martoriata Finale Emilia, è stata registrata poco dopo la mezzanotte;
- la seconda scossa di magnitudo 2.5, con epicentro in prossimità dei comuni di Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Medolla, Mirandola, San Possidonio e San Prospero, è stata registrata alle 03.36;
- la terza scossa di magnitudo 2.8 (la più forte delle tre), con epicentro in prossimità dei comuni di Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Medolla, Mirandola, San Possidonio e San Prospero, è stata registrata alle ore 3.42.
Non è stato registrato nessun danno a persone o cose.
Il riaffacciarsi del terremoto nelle terre emiliane incrementa l’indignazione per il ritardo della distribuzione del denaro raccolto con gli sms solidali alle popolazioni colpite, l’ultimo dei numerosi ritardi e negligenze che le istituzioni, pubbliche e private, di un Paese civile non potrebbero, nè dovrebbero permettersi.
Ritardi e negligenze di cui ancora fa le spese L’Aquila privata del suo centro storico.
Dopo un terremoto le parole che le popolazioni colpite dovrebbero sentire e vedere concretizzate sono soccorso, solidarietà, ricostruzione e rinascita, e le istituzioni dovrebbero farsi prime garanti affinchè nessuno debba dubitare, se non addirittura disperare, pensando al proprio futuro.
Purtroppo, ancora, non è così e lo confermano il centro storico aquilano “ancora” ridotto a cumulo di macerie e i soldi “ancora” fermi degli sms solidali per i terremotati emiliani.