Provvedimento Cieli Bui, i benefici.

Intesa come campanello di allarme che ha segnalato l’insostenibilità degli attuali sistemi economici la crisi economica fa mostra, tra tante negatività, di un importantissimo aspetto positivo. Attribuire le cause della sua origine alla grande speculazione economica è un concetto miope e funzionale a giustificare comportamenti e negligenze che riguardano tutti. Siamo infatti noi gli attori principali della società del consumo e dello spreco. Il consumismo,  risposta acritica e insensata della “società usa e getta”  all’usura programmata dei prodotti e al bisogno indotto e confezionato a tavolino delle multinazionali, è la degenerazione del capitalismo. Lo spreco, il depauperamento di risorse destinate addirittura al “non-usa e getta lo stesso”, è la degenerazione del consumismo. La crisi economica impone un ripensamento, una marcia indietro, una presa di coscienza della scarsità delle risorse e della necessità di una loro allocazione e distribuzione efficiente. La crisi economica induce governi e governati a rivalutare il risparmio riposizionandolo tra i valori necessari. In quest’ottica è sicuramente da apprezzare il provvedimento “Cieli bui” che il Governo Italiano sta discutendo. La riqualificazione degli ipianti di illuminazione pubblica secondo criteri di ammodernamento degli impianti e razionalità nella diffusione centra il doppio obiettivo di un notevole risparmio energetico e della riduzione dell’inquinamento luminoso. E’ questo il classico provvedimento a costo zero che, se attuato, otterrà un indotto di benefici superiori alle aspettative: risparmio energetico e riduzione delle emissioni, casse un po’ più piene (ma di questi tempi è meglio dire meno vuote) e riduzione dell’inquinamento luminso che ci regalerà cieli stellati mozzafiato. Vi sembra poco? – segue l’estratto del provvedimento «Cieli bui» contenuto nella bozza in discussione da parte del governo…

1. Per finalità di contenimento della spesa pubblica, di risparmio di risorse energetiche, nonché di razionalizzazione ed ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici, con decreto del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture, nonché con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro . giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti standard tecnici di tali fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo fra i quali, in particolare:

a) spegnimento dell’illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne;

b) individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento dell’illuminazione, anche combinate fra loro;

c) individuazione dei tratti di rete viaria o di ambiente, urbano ed extraurbano, ovvero di specifici luoghi ed archi temporali, nei quali, invece, non trovano applicazione le misure sub b);

d) individuazione delle modalità di ammodernamento degli impianti o dispositivi di illuminazione, in modo da convergere, progressivamente e con sostituzioni tecnologiche, verso obiettivi di maggiore efficienza energetica dei diversi dispositivi di illuminazione.

2. Gli enti locali adeguano i loro ordinamenti sulla base delle disposizioni contenute nel decreto di cui al comma 1. Le medesime disposizioni valgono in ogni caso come principi di coordinamento della finanza pubblica nei riguardi delle regioni, che provvedono ad adeguarvisi secondo i rispettivi ordinamenti.

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