Secondo uno studio pubblicato su “Physical Review D“, l’Universo non si starebbe espandendo, è il tempo che sta rallentando sempre di più fino a quando si fermerà del tutto.
L’ipotesi è di Jose Senovilla, Marc Mars e Raul Vera della Università dei Paesi Baschi e della Università di Salamanca secondo i quali l’Universo non si espande a causa dell’Energia Oscura, che non esisterebbe, ma si percepisce la sua accelerazione per effetto del rallentamento del tempo. In altre parole, il tempo sta rallentando e con lui sta rallentando il cosmo, e tutto rallenterà fino a fermarsi, fino a quello che viene definito un “congelamento”.
Tutto ciò dovrebbe avvenire miliardi e miliardi di anni dopo la Fine del nostro Mondo resa certa dall’esaurimento del sole e dall’avvicinamento delle galassie.
Quest’ipotesi desta l’interesse del mondo scientifico e sono in molti a non ritenerla affatto assurda. E’ Gary Gibbons, cosmologo della University of Cambridge, ad affermare che: “noi crediamo che il tempo sia nato con il Big Bang, e così come è nato può anche sparire”.
E’ opportuno ricordare che il rallentamento del tempo è un ipotesi, come lo è ancora quella del Big Bang, e basarla sul semplice concetto di inizio e fine delle cose sembra davvero “umano, troppo umano“.