“Con la consapevolezza condivisa che il momento si avvicinava, quando non ce l’hai fatta più, hai chiesto di essere addormentato. Così una dottoressa con due occhi chiari e limpidi, una esperta di cure che accompagnano alla morte, ti ha sedato“.
Forse è questo, se non il più toccante, il passaggio più significativo della lettera di Giulia Facchini Martini a suo zio, il Cardinale Martini, che QUI può essere letta nella sua versione integrale.