Sopravvivere. Questo è l’unico l’unico comandamento, l’unico pensiero, l’unico obiettivo.
Accade ogni giorno nel mondo post-apocalittico. Lì, appena oltre la periferia, dove “in condizioni di vita estreme, nell’emarginazione e nell’oblio vive una persona al mondo su dieci“. Accade a Dacca (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).

L‘apocalisse sembra già passata in questi “luoghi non luoghi“, definiti “baraccopoli” o “bidonville“, che Medici Senza Frontiere e l’agenzia fotografica Noor raccontano nella mostra multimediale “Urban Survivors” visitabile con ingresso libero dall’8 al 24 giugno presso lo Spazio Oberdan (orari di apertura: lunedì 10-19; da martedì a domenica 10-22).
One comment