“La legge di Omori dice che mediando sul lungo periodo, la sequenza deve mostrare un decadimento dell’energia. In termini concreti, qualche altra scossa forte potrà verificarsi, ma con il trascorrere delle settimane o dei mesi, l’energia a disposizione del sistema si attenuerà considerevolmente“. Lo afferma Warner Marzocchi, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Ci vuole tempo, quindi, ma secondo il sismologo giapponese vissuto il secolo scorso, l’energia delle “repliche” è destinata ad esaurirsi.
Fin qui certamente una buona notizia, ma un brivido percorre la schiena quando il dirignete dell’INGV afferma anche che “siamo di fronte a una sequenza sismica importante, caratterizzata da un elevato numero di scosse, di cui le maggiori, con magnitudo compresa fra 5 e 6 Richter, sono finora sette. Considerato l’andamento della sequenza, non possiamo escludere che si ripetano, anche a distanza di tempo, scosse superiori a magnitudo 5“.
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