OGM, il seme dell’Apocalisse?

Ma cosa c’è di tanto pericoloso negli OGM?

Per il ministro Corrado Clini la lista dei vantaggi al loro impiego supera di gran lunga quella degli svantaggi.

Afferma il ministro in un’intervista rilasciata al Corriere: “L’ingegneria genetica in agricoltura può creare semi nuovi e questi semi nuovi possono essere anche molto pericolosi, non ci sono dubbi”.

“Questi semi nuovi possono essere anche molto pericolosi”? Ma in che senso? Che vuol dire “molto pericolosi”?

A fronte di queste domande di poco conto lasciate senza risposta troviamo una bella serie di positive certezze:

  • Gli Ogm sono importanti per creare specie resistenti a condizioni estreme in    zone marginali soggette a dissesto idrogeologico e alla siccità“;
  • “Un’altra area molto interessante per l’applicazione degli Ogm non competitivi con le produzioni agricole sono le coltivazioni di specie con alto potere energetico: biocarburanti di seconda generazione e la filiera chimica verde
  • Nei Paesi in via di sviluppo: si possono applicare semi di Ogm per frutti o prodotti alimentari addittivati con vitamine o con vaccini“;
  • Gli Ogm salveranno l’agricoltura della tragedia post tsunami. Ricercatori giapponesi e inglesi stanno lavorando a una pianta di riso in grado di resistere al sale e dunque che può essere coltivata nelle aree colpite dall’acqua dello tsunami dello scorso anno”.

Insomma, gli OGM possono essere molto pericolosi, ma possono fare tutte queste belle cose.

Tutto ciò, caro ministro, ci conforta, ma….

sarebbe opportuno che rilasciasse  un’altra intervista che elenchi una brutta serie di negative certezze.

Mica per niente, solo per farsi due conti e vedere se conviene o no.

Ad esempio, uno potrebbe anche fregarsene altamente del riso coltivabile in acqua salata se al primo punto della serie si ritrovasse a leggere: “l’impiego di OGM può generare organismi parassiti incontrollabili capaci di azzerare un’intera specie, anche quella umana….“.

 

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