Morti da bevande energetiche, la Monster sotto accusa

La Food and Drug Administration ha dichiarato lunedì che si stanno esaminando i rapporti riguardanti dieci morti che possono essere associate con la bevanda energetica Monster della Monster Beverage’s Corp.

 

La Monster è stata citata in giudizio dalla famiglia di una ragazza quattordicenne del Maryland che è morta, per complicazioni cardiache, 24 ore dopo aver bevuto due lattine della loro bevanda energetica Monster.

La Monster ha dichiarato di non credere che le sue bevande “siano in alcun modo responsabili” della morte della ragazza.

Il mercato delle bevande energetiche è dominato dalla Monster e dall’australiana Red Bull, ma include anche prodotti della Coca-Cola Co e della PepsiCo.

La causa in questione, e i rapporti di altre morti che possono essere associate con le bevande energetiche, dimostra i problemi di sicurezza che circondano le bevande ad alto contenuto di caffeina che sono specialmente popolari tra i giovani, e potrebbero anche incoraggiare le critiche verso l’industria, incluse quelle di due senatori e dell’Attorney General di New York.

“Non penso che stiano per vietare le bevande energetiche”, ha detto l’analista di Morningstar Thomas Mullarkey. “La questione ruota intorno al costituire una maggiore regolamentazione al riguardo”.

Questo potrebbe significare requisiti di etichettatura più estesi o restrizioni sull’età, ha detto Mullarkey. Ha detto anche che le notizie negative hanno fatto la Monster un obbiettivo meno attraente per un’eventuale acquisizione in borsa.

“Questo riduce veramente le probabilità che la coca-Cola voglia acquistare la Monster”, ha dichiarato Mullarkey. Alcune fonti in aprile avevano riferito a Reuters che le due compagnie avevano discusso di un possibile accordo non più di un anno fa.

PROBLEMI NON NUOVI

La famiglia di Anais Fournier ha citato la Monster venerdì per non aver messo in guardia a proposito dei pericoli del prodotto.

L’accusa, depositata presso la California Superior Court di Riverside, afferma che dopo aver bevuto due lattine di Monster Energy, in giorni consecutivi, la Fournier ha subito un attacco cardiaco, è stata messa in coma farmacologico ed è morta sei giorni dopo, il 23 dicembre 2011.

È stato dichiarato che la Fournier sia morta per “un’aritmia cardiaca dovuta alla tossicità della caffeina” che ha complicato una preesistente condizione critica di una valvola del cuore relazionata ad un disturbo chiamato Ehlers-Danlos.

Le due lattine insieme contengono 480 milligrammi di caffeina, l’equivalente di 14 latine di Coca-Cola, secondo quanto riferito.

“la Monster è a conoscenza di ogni fatalità imputata alle sue bevande”, ha dichiarato la compagnia in un comunicato, aggiungendo che intende difendersi vigorosamente contro le accuse.

Lunedì il portavoce della FDA, Chelly Burgess, ha detto che l’agenzia ha ricevuto rapporti informativi di cinque morti e un attacco cardiaco che possono essere associati con la bevanda energetica Monster a partire dal 2009 fino al giugno di quest’anno.

La FDA ha affermato che è suo dovere investigare ogni rapporto di lesioni o morti che riceve. Le denunce che finiscono nel database degli episodi negativi della FDA non confermano di per sé il rischio di un determinato prodotto.

Burgess ha detto che i produttori sono tenuti a presentare qualsiasi rapporto di episodi negativi gravi alla FDA entro 15 giorni dopo averli ricevuti, e che sono responsabili anche di fornire qualsiasi informazione connessa all’evento che sia ritenuta utile per fare luce sulla loro causa.

Il mese scorso i senatori Dick Durbin dell’Illinois e Richard Blumenthal del Connecticut hanno inviato una lettera alla FDA, chiedendo di investigare l’interazione degli ingredienti delle bevande energetiche e gli effetti della caffeina sui bambini e sugli adolescenti. La lettera seguiva una richiesta simile, sempre di Durbin, dell’aprile scorso.

In luglio, l’Attorney General di New York, Eric Schneiderman, ha emesso mandati di comparizione verso tre produttori di bevande energetiche: Monster, PepsiCo e Living Essentials LLC; chiedendo informazioni sul marketing delle aziende e sulle pratiche pubblicitarie. PepsiCo produce la bevanda energizzante AMP, mentre Living Essentials produce la 5-Hour Energy.

La combinazione di caffeina e alcool è salita alla ribalta due anni fa quando un gruppo di studenti universitari furono ricoverati in ospedale per intossicazione da alcool dopo aver bevuto bevande energetiche alcoliche come la Four Loko. Il produttore della Four Loko successivamente rimosse la caffeina dal suo prodotto.

La Monster è la leader tra le bevande energetiche per volume di vendite con circa il 39% del mercato americano, ma l’australiana Red Bull possiede il più alto fatturato grazie al suo prezzo.

Le bevande energetiche della Monster sono vendute negli Stati Uniti e in Europa, e la compagnia sta per lanciarle in Ecuador, Hong Kong, Giappone, Macao e Slovenia. La compagnia ha anche annunciato nuovi lanci previsti per il prossimo anno.

FONTE: REUTERS

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