Italia e Svizzera vietano il vaccino antinfluenzale della Novartis

Tra le controversie politiche, il governo italiano ha scelto la strada, la scorsa settimana, di sospendere le vendite del vaccino antinfluenzale dopo che la sua qualità e sicurezza è stata messa in discussione.

Vaccino

La Novartis AG ha comunicato alle autorità italiane e svizzere che i suoi prodotti sono sicuri, anche se i campioni contengono accumulo di particelle. Tuttavia il Ministro della Sanità italiano ha bandito le 488.000 dosi in questione, menzionando la mancanza di Novartis nel procurare adeguate informazioni per garantire la vendita in sicurezza del vaccino.

L’istituto di ispezione svizzero Swissmedic ha seguito l’esempio italiano e per ogni evenienza ha stoppato la distribuzione dei vaccini. La Novartis ha la sua base operativa a Basel, in Svizzera.

Non è stata riportata alcuna malattia, un risultato molto diverso rispetto agli steroidi contaminati da funghi che hanno diffuso la meningite per gli Stati Uniti.

RITARDO NELLA COMUNICAZIONE ALLE AUTORITÀ

Il Ministro della Sanità italiano, Renato Balduzzi, ha incontrato l’esecutivo della Novartis, alla fine della scorsa settimana, per discutere del ritardo della comunicazione alle autorità competenti da parte della compagnia (Novartis conosceva il problema già ai primi di giugno). La compagnia ha detto in un comunicato che le particelle possono presentarsi nei vaccini e che “sono sicuri che non ci sia alcun impatto sulla sicurezza e sull’efficacia dei loro vaccini”.

Questo, va detto, ha lo stesso sapore della fiducia che la Monsanto dice di avere sulla sicurezza dei suoi erbicidi 2,4-D e 2,4,5-T (metà della ricetta dell’Agent Orange), e del suo grano geneticamente modificato. Ci si chiede perché, allora, hanno pagato 93 milioni di dollari per un patteggiamento del la causa contro i residenti di Nitro, West Virginia, per inquinamento da diossina e lesioni correlate. Uno scienziato in biotecnologie recentemente ha detto che la capacità che gli OGM hanno di causare problemi di fertilità sono incredibili. Alcune compagnie semplicemente vedono il mondo in termini di dollari.

PERICOLO INNATO DEI VACCINI

Il rovescio della medaglia di molti vaccini, comunque, è semplicemente questo: in realtà non funzionano. The Lancet ha pubblicato uno studio eseguito su 13.095 adulti non vaccinati, solo il 2,7% dei quali ha sviluppato l’influenza comparato con l’1,2% di quelli che invece erano vaccinati. L’efficacia del vaccino antinfluenzale è stato di un misero 1,5%.

Nel frattempo c’è da dire che anche solo basse dosi di vitamina D, quelle che provengono dal sole, dalla dieta o da integratori, riduce il rischio di contrarre l’influenza di un 42% secondo uno studio giapponese che coinvolge 430 bambini. Inoltre la vitamina D in quantità moderate non ha alcuno degli orribili effetti collaterali che spesso si verificano dopo la vaccinazione, incluse, ma non solo: le infiammazioni connesse al diabete di tipo due, malattie autoimmuni, e a una malattia nervosa mortale conosciuta come Sindrome di Guillain-Barré.

FONTE: PakalertPress

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