Flame, il supervirus. Una cyber-piaga apocalittica per i PC in Medio Oriente.

Flame è il  supervirus informatico che da due anni sta infettando i PC di Palestina, Iran, Siria e Sudan. Ad oggi, ogni tentativo di “curare” i computer infettati è fallito e la saga di questa cyber-war si arricchisce di un nuovo clamoroso capitolo: il malware si suicida. In pratica, una volta installatosi correttamente sui personal computer mediorientali, riceve un comando in base al quale si cancella senza lasciar traccia di se.

 

Quali sono le caratteristiche di Flame?

Flame è una vera e propria “spia in codice binario” che, una volta installato può:

  • registrare le conversazioni via Skype;
  • registrare le conversazioni nelle immediate vicinanze del computer;
  • trasformare i terminali con sistema Bluetooth in sistemi capaci di prelevare dati e contatti da altri device;
  • scattare uno screenshot ogni dodici secondi, controllando in real-time qualsiasi cosa si faccia con un determinato PC e inviando tutto, dal contenuto di una semplice e-mail alle  username e password utilizzate, agli autori del virus.

Per la blogsfera non ci sono dubbi, la complessità e le funzioni del virus parlerebbero chiaro: “si tratta di un ordigno governativo”.

Governativo o non governativo il virus esiste ed è con questo dato che le società di antivirus stanno facendo i conti. Nel frattempo il Medio Oriente deve convivere con questa cyber-piaga.

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