Il nubifragio che ha colpito le Eolie, alla cui popolazione esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà, apre di fatto la stagione dei disastri che le piogge autunnali e invernali provocheranno sul territorio italiano, tutto soggetto ai rischi derivanti dal dissesto idrogeologico.
(ISPRA, mappa nazionale rischio idrogeologico).
C’è poco da incolpare fenomeni quali il riscaldamento globale e i relativi sconvolgimenti climatici quando un acquazzone può provocare danni e disagi per nulla proporzionati all’entità del fenomeno. Se una pioggia torrenziale si abbatte sulle Eolie e le mette in ginocchio sicuramente molto è dovuto all’eccezionalità dell’evento, ma interrogativi sull’attuale situazione idrogeologica del territorio sono necessari.
Il dissesto idrogeologico è una piaga diffusa su tutto il territorio nazionale dove la carenza d’informazioni sulla più appropriata utilizzazione dei suoli, l’abbandono delle vecchie sistemazioni idraulico-agrarie e idraulico-forestali, l’eccessiva antropizzazione del territorio, l’uso di tecniche agronomiche inadeguate, l’aggravante fenomeno degl’incendi boschivi, hanno portato ad una notevole intensificazione dei processi erosivi. Spesso, troppo spesso, le istituzioni delegate alla cura e alla protezione del territorio diventano impotenti spettatrici delle apocalittiche conseguenze di queste negligenze. E’ arrivato il momento di voltare pagina…
PREVENIRE NON PREVEDERE