Continua in Uganda l’epidemia di febbre di Marburg

Secondo L’OMS, a partire dalla fine di ottobre, sono stati riportati in Africa 18 casi di febbre emorragica di Marburg, nove dei quali sono morti.

 

L’epidemia è iniziata a metà ottobre, ed i casi sono stati riportati in cinque distretti del sud-ovest dell’Uganda, Kampala, Ibanda, Mbarara e Kabarole, con un tasso di mortalità del 50%. All’Uganda Virus Research Institute i campioni di sangue provenienti da nove pazienti hanno confermato il virus di Marburg.

Attualmente 13 pazienti sono stati ricoveranti nell’ospedale, mentre i loro contatti sono monitorati quotidianamente. L’ultimo caso confermato è stato ricoverato in un reparto isolato nel distretto di Ibanda il 26 ottobre.

L’OMS e i partners internazionali, inclusa la CDC, la Croce Rossa dell’Uganda, l’African Field Epidemiology Network e Médecins-Sans-Frontières, stanno supportando le autorità nazionali per investigare sull’epidemia e trovare una soluzione.

La task force nazionale ha individuato altri operatori sanitari e epidemiologi per rafforzare le squadre in campo. È attualmente in corso l’attività di formazione degli operatori sanitari nella prevenzione e controllo dell’infezione, e nella sorveglianza e amministrazione del caso clinico, mentre la prima spedizione di equipaggiamento protettivo personale è arrivata di recente.

Inoltre l’OMS ed i suoi partners hanno inviato ulteriore personale d’ausilio per supportare i team al lavoro.

Mentre l’investigazione sull’epidemia è in atto, l’OMS ed i suoi partners continuano a supportare le autorità nazionali, come necessario, nelle aree di: coordinazione, prevenzione e controllo dell’infezione, sorveglianza, epidemiologia, informazione pubblica e mobilizzazione sociale, analisi antropologica e logistica per trovare una soluzione all’infezione.

I paesi vicini sono stati contattati per rafforzare la sorveglianza lungo il confine e per effettuare le operazioni per prevenire la diffusione dell’epidemia oltre frontiera.

Secondo l’OMS non c’è necessità di alcuna restrizione di viaggio o commercio con l’Uganda.

FONTE ARTICOLO: Healio

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