Anonymous attacca Israele

Mentre il bilancio delle vittime a Gaza continua ad incrementarsi, fazioni all’interno di Anonymous, il famoso collettivo di hackers, si sono scagliate contro i siti web israeliani come forma di sostegno nei confronti dei palestinesi.

 

A partire dalle ore 10:00 di giovedì mattina (9:00, ora italiana), hackers associati al collettivo Anonymous hanno iniziato un attacco DdoS su larga-scala contro i siti web appartenenti alla Israeli Defence Forces, al Primo Ministro Netanyahu, e a società di sicurezza e finanziarie.

Su Twitter, l’account @AnonymousPress, un account legato molto strettamente al collettivo, ha postato un messaggio che riferiva dell’avvenuto offuscamento di più di 40 siti web appartenenti al governo e all’esercito.

Secondo l’account Twitter @AnonymousPress, il collettivo sta lavorando per assicurare che l’accesso ad internet di Gaza non sia sospeso.

“Ai residenti di Gaza e dei “Territori Occupati”, sappiate che Anonymous sta al vostro lato in questa battaglia. Noi faremo tutto ciò che in nostro potere per ostacolare le forze del male dell’IDF schierate contro di voi. Noi useremo tutte le nostre risorse per far sì che possiate rimanere connessi ad Internet per continuare a trasmettere al mondo quello che accade”, ha dichiarato il collettivo in un comunicato stampa tradotto in numerose lingue tra cui l’arabo.

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Anonymous ha quindi rilasciato quello che è stato denominato un “care package for Gaza”, un pacchetto con istruzioni che dovrebbero aiutare a mantenere attiva la connessione Internet di Gaza. Contiene anche informazioni su come evadere la sorveglianza dell’IDF, così come una guida alle basi del primo soccorso.

Anonymous è preoccupato infatti, che Israele possa tagliare la connessione ad Internet di Gaza al fine di impedire la copertura mediatica di un eventuale grande attacco.

“I raid sono in corso e più forti di prima. Una teoria dice che stanno organizzando un raid (veramente) grande, e per questo vogliono silenziare Internet per impedire la copertura verso il mondo esterno”, si legge in un documento rilasciato da Telecomix.

Telecomix, un’organizzazione di attivisti web che ha lavorato per restaurare la connessione Internet in Egitto durante la rivolta, sta lavorando con Anonymous per garantire la connessione di Gaza.

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Ad ogni modo secondo il New York Times, Radware, una società israeliana per la sicurezza del web, ha dichiarato che la maggior parte degli attacchi contro i siti web israeliani non hanno avuto successo. Affermazione confermata da Forbes che in una nota di Andy Greenberg afferma che la maggior parte dei siti web sotto attacco, in realtà, continuano a funzionare.


 FONTE: globalpost

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